“Pietà” di Adele Libero

 pietà

 

Giù nei cortili corrono i bambini,

fragrante sale il profumo del pane,

sui rami s’intravedono le piume

di piccoli uccellini che hanno fame.

Ma mentre sta per scendere la sera

si spezza la quiete nei lamenti,

soldati sono giunti come fiere

e stanano feroci gli abitanti.

Diverso è il loro modo di pregare,

diversa la visione della vita,

ma donne e bimbi vanno a scacciare

in nome d’una guerra ch’è infinita.

Se la rena ha centomila sassi,

se il  bosco mille pietre consumate,

se per il cielo infiniti i passi,

non c’è pietà nelle menti spietate.