“La camera viola”, ebook di Mauro Casiraghi, recensione di Daniela Domenici

 la camera viola

E’ stato il viola, il colore della mia aura, della mia essenza, che mi ha spinto a scegliere questo ebook su Amazon senza sapere niente, come spesso mi accade, dell’autore né aver letto prima alcuna recensione ed è stato innamoramento istantaneo e totale.

Ho divorato “La camera viola” nonostante la sua mole non indifferente, 244 pagine, e ne sono riemersa poco fa con dispiacere: avrei voluto continuare a leggere la storia di Sergio, un grafico pubblicitario, di sua madre, di sua figlia Michela, del loro cagnolino Lucky, della sua ex moglie Alessandra, dei suoi migliori amici e della camera viola che dà il titolo al libro e il cui ricordo ossessiona Sergio fino al punto di mettersi alla ricerca, dopo trent’anni, della sua proprietaria, Gloria, una compagna di liceo ma il motivo non ve lo svelerò per non togliervi il piacere di leggerlo.

Vorrei tributare un “bravissimo” da correttrice di bozze ed editor quale io sono perché finalmente mi sono imbattuta, dopo vario tempo, in un testo senza alcuna delle purtroppo ricorrenti manchevolezze stilistiche quali ripetizioni, errato uso della punteggiatura e assenza del trapassato prossimo in concordanza con il passato remoto: qui è tutto giusto.

Il secondo complimento glielo voglio fare per la perfetta caratterizzazione di tutti i personaggi, in primis del protagonista Sergio, sia nelle parti descrittivo-narrative che in quella dialogiche: avvincenti e commoventi, a tratti anche ironiche.

Dopo tante disavventure l’unico essere umano che rimarrà vicino a Sergio sarà il cagnolino trovatello Lucky e il libro si chiude sulle struggenti parole che il protagonista gli rivolge mentre tentano insieme di rimanere a galla: grande Mauro.