“Le avventure della Banana per le strade dell’America Latina – parte I. Messico e America Centrale” di Nicoletta Marinelli e Massimo Mariotti, recensione di Daniela Domenici

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La Banana e Nicoletta sono entrate nella mia vita casualmente (ma come ormai sapete per me niente accade per caso…) l’estate scorsa quando in un gruppo di vegani su FB di cui faceva parte anche mio marito (siamo vegani da un bel po’ di tempo…) Nico scrisse che cercava qualcuno che le correggesse le bozze del suo libro; mio marito, senza pensarci due volte, le disse che sua moglie (la sottoscritta) ne sarebbe stata felice sapendo quanto io ami fare la correttrice di bozze ed editor per passione, gratuitamente.

Detto fatto mi è arrivato dall’Ecuador, attraverso Ancona, il suo libro, mi ci sono immersa e nonostante la mole alquanto ragguardevole l’ho divorato; mi sono perdutamente e definitivamente innamorata di Banana e dell’America Latina grazie alle parole di Nico perché, come scrive Mariangela Maturi nella sua splendida introduzione, “…racconta di magie e vulcani, di nasi rossi e surfisti, nuvole e cicale. Di addii, e di arrivederci. Ci sono persino delle ricette: di cucina, di bellezza e persino per imparare a costruire un collettore solare, per non farsi mancare nulla. Non parliamo poi della miriade di amici che Nico e Massi hanno conosciuto in giro per il mondo, e che conoscerete a breve. Vi smarrirete come neanche in un romanzo russo, ne perderete il conto. Non importa. Il filo ricamato del viaggio della Banana vi porterà a conoscere le loro mille famiglie, e a lasciarle lungo il percorso senza perderle mai. Si fanno delle scelte, nella vita. Lasciarsi alle spalle l’Italia, i parenti, gli amici, è una scelta coraggiosa. La solitudine è forse lo scotto da pagare, ma quel che insegna il mondo è impagabile. Naturalmente in questo libro non c’è solo spensieratezza, ma ci sono anche delle riflessioni coraggiose sull’essere donna, e l’essere madre…”.

Ma chi è Banana? È un furgone della Volkswagen, naturalmente giallo, con cui Nico e Massi hanno fatto un viaggio di migliaia di chilometri per tutta l’America Latina partendo dal Messico e dall’America Centrale fino all’estrema punta meridionale per dare vita a un sogno coltivato da tempo che Nico ci racconta facendoci commuovere, riflettere e sorridere grazie a uno stile narrativo straordinario; e allora partiamo insieme a Nico e a Massi e alla loro Banana ma, ancora con le parole della prefatrice, ”…per navigare il Rio delle Amazzoni, o entrare nella gola della terra del Cerro Rico lasciate sul comodino pensieri e preoccupazioni, e preparatevi al viaggio. Per partire, dovrete promettere a voi stessi di mettere tutti i vestiti in una sola valigia, come ha fatto chi ha viaggiato con la Banana vagabonda. Il viaggio ha dipinto anche lei, dice Nico. E dipingerà anche voi, forse”.

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