“Il mercante (di droga)” di Adele Libero
Io non verrò con te, quand’è il momento,
io mi terrò lontana, all’altra sponda,
di te pietà non velerà lo sguardo,
ma pietra dura gelerà le mani.
…
Quaggiù cercasti l’oro nelle vene
di giovani sprovvisti di ideali,
pungesti con la forza di quel male,
che rabbia fa a chi ti vuole bene.
…
Non piangerò se l’ali tue bruciasti,
in discoteca, all’alba o in un bicchiere,
spingendo il corpo fino al suo tramonto.
…
Ti guarderò gridare che è uno sbaglio,
che gioventù vuole la sua canzone,
invece tu sei già putrefazione.

VITE SPEZZATE
Vite spezzate carne da macello
disorientate da un progresso assurdo…
Vite a brandelli in giorni senza posa
che non hanno tramonti e non avranno alba.
Fumo negli occhi di sentimenti assurdi
affetti finti che non vedranno il giorno
in quel cammino percorso nella notte…
Amore abortito che non ha più peso
in una società che della vita ha perso il senso…
Orrore negli occhi di chi non ha avuto
in questa triste vita nulla di normale….
Sogni traditi agognati e persi
vedranno l’avverarsi un giorno…
in un percorso assurdo
nella luce solo di lanterne
per dissolversi nella luce del giorno.
Vite spezzate senza guarigione
per poi finire nella più fredda prigione…
quella che questo mondo riesce a costruire
con il sembiante della libertà…
@Santina Gullotto
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