Estate 2016, di Adele Libero

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Cammina malinconica l’estate
duemilasedici.
Tra scie vermiglie su strade stupite,
tra bar e ristoranti trascurati.

S’inizia a prender sole la mattina,
addosso un senso amaro di sconfitta,
attorno mille profughi affamati,
gommoni assurdi, vite scardinate.

Poi un pazzo va a manetta sulla via,
falciando cuori e spezzando stelle,
perdendo ogni senso di ragione,
smettiamo di chiamarla religione !