L’ultima serenata, di Adele Libero

Tace l’amore, tacciono le mani,
che prima disegnavano arabeschi
sul viso, sul mio collo, sul mio seno,
a suscitare i sensi primordiali.
…
Zitta la bocca, ch’era messaggera
dei sogni tuoi dipinti nei miei occhi,
quelle dolcezze prese dal destino,
come la fonte d’ogni senso umano.
…
Nell’ora dell’addio mi dedicasti
una canzone bella e appassionata,
cantata dalle note d’un violino,
era per me l’ultima serenata !