Carnevale, di Adele Libero

Come quest’erba lieve, ora spuntata,
dopo la pioggia lunga della sera,
mi sento nel mio corpo, un po’ sperduta,
anche se sembra viva l’atmosfera.
E per le strette vie ci si scatena,
s’arruffa la follia del Carnevale,
il brutto e il bello, il sano ed il malato,
si buttano nel gioco, bene o male.
Per qualche ora scatta l’amicizia,
l’umanità si sente tutta uguale,
e si volteggia per scordare tutto,
il ricco o il matto. Il povero, il banale.
Domani si ritorna nel normale,
chi si credeva Dio si veste bene
e ci comanda, senza vergognarsi,
il Carnevale solo un giorno viene.