Resurrezione, di Adele Libero

Di primavera il soffio sulle gote
della collina con quel triste nome,
dove vigila il vento, tra le croci,
a ripulire il lezzo dei veleni.
Intorno, nel silenzio, c’è stupore:
un corpo non è più nel suo sudario,
mille colori e fiori stanno attenti
alla Sua prima orma sopra al prato.
Neppure l’uomo, amico ed avvisato,
sa credere all’evento straordinario,
ormai si sente triste ed avvilito,
ha il viso in terra e il cuore spaventato.
Ma i segni del divino son mostrati,
ogni piccolo cuore si fa forte,
è la speranza e il credo a nova vita
che schiacciano paure della Morte.