M x E, di Arianna Ciancaleoni, recensione di Daniela Domenici

 

Un anno dopo averla trovata casualmente su Amazon e averla recensita torno con piacere a “trovare” virtualmente Arianna Ciancaleoni per il suo “M x E”…ed è feeling immediato e travolgente: nonostante la mole non indifferente, 305 pagine, l’ho divorato in un soffio ed eccomi qui a parlarvene “a caldo”.

I miei primi complimenti vanno alla trama da lei immaginata, molto originale, ben strutturato l’intreccio sia a livello di piani temporali che di vicende parallele, bravissima.

Al centro di questa storia c’è uno straordinario personaggio femminile, Eva, una trentenne che si trova a vivere amori, amicizie, ricordi di scuola, rapporti con la famiglia e tanto altro ancora: nella sua caratterizzazione psicologica, sia attraverso i dialoghi che nelle parti narrative, Ciancaleoni dimostra la sua formidabile stoffa di narratrice.

Terzo elemento che mi ha colpito positivamente è l’amore per la propria città, Spello, che fa da sfondo alla storia di Eva, di Matteo, di Brenno, di Gaia, di Marco…anzi, direi quasi che ne è una delle principali, amate protagoniste.

E il fil rouge della narrazione è la musica sia perché accomuna i due principali protagonisti, Eva e Brenno, sia perché ogni capitolo inizia con brevi estratti da testi di canzoni, sia ancora perché grazie a lei Eva avrà una sorta di “epifania” (permettetemi la citazione joyciana…) riguardo a Brenno.