la nave, di Adele Libero

Adesso scorre piano tra gli scogli,
in stiva non ha pietre, ma persone,
cuori pulsanti d’ansia e di paura,…
occhi brillanti come gemme al sole.L’hanno salvati dal barcone infame,
altri ne ha persi, giù nel blu del mare,
forse bambini, soli, instupiditi
dal lungo viaggio nel deserto andare.La nave è forte, e sbuffa disperata,
a bordo, forse , già manca del cibo,
le gole sono secche e il vento taglia
quel poco di vestito sulla chiglia.
in stiva non ha pietre, ma persone,
cuori pulsanti d’ansia e di paura,…
occhi brillanti come gemme al sole.L’hanno salvati dal barcone infame,
altri ne ha persi, giù nel blu del mare,
forse bambini, soli, instupiditi
dal lungo viaggio nel deserto andare.La nave è forte, e sbuffa disperata,
a bordo, forse , già manca del cibo,
le gole sono secche e il vento taglia
quel poco di vestito sulla chiglia.
Il si all’approdo manca ed ora è sera,
si stendono stremate quelle membra.
Domani è un giorno nuovo e fortunato,
chissà, l’Italia, forse avrà chiamato.