à Danielà, par Francine P.

Ho ritrovato tra le carte conservate della mia adolescenza questa poesia che mi ha dedicato Francine, una signora francese che abitava e lavorava a Firenze e che è stata abbastanza importante per la mia crescita lavorativa, io avevo solo 18 anni, ero in quinta liceo, 1976, archeologia… lei, una donna in carriera, mi ha conosciuto solo in quei pochi incontri nella sua agenzia eppure ha intuito, con una percezione che definirei, a distanza di trent’anni, assolutamente paranormale com’ero, e sono ancora, dentro…la ringrazio di vero cuore per queste sua parole che hanno il valore di una predizione…
Enfant spontané
ouverte à trop
n’oublie pas ton ame:
laisse le s’épanuoir
dans l’herbe qui verdit
dans le blé tendre
et donne à tous ceux
qui secs comme des rameaux
pourris, n’ont pas encore
trouvé en toi
le beau de ton etre,
la douceur de ta pensée,
al gaité de ton sourire,
et s’en vont belayé par la vie,
laissant derriere eux
ceux que peut possèdent
l’humilité…
Francine