la morte del poeta, di Adele Libero

Quando muore un poeta c’è un salasso
di baci e di carezze a lui d’attorno,
un rosseggiare d’albe e di tramonti,…
un frusciare di mare e poi la luna
che corre al capezzale dell’amato,
che le donò gli appassionati versi
specchiandosi nel suo seme infinito,
cullando nella penna ogni suo fiato.
Quando muore un poeta si fa notte,
corona fanno tutti i suoi fantasmi,
i suoi ricordi, le scie delle sue rotte,
su laghi e fiumi sorti dalla mente.
E un angolo di cielo si fa scuro,
mentre Qualcuno si prende lo scettro
lo riempie con parole di magia
e la poesia rinasce in altro petto.