A due passi dal faro, di Patrizia Milone, Iacobelli editore, recensione di Daniela Domenici

Nella collana “frammenti di memoria” ho avuto il piacere di leggere “A due passi dal faro” di Patrizia Milone, ex docente di storia e filosofia e scrittrice, che è un affascinante e corposo romanzo storico ambientato tra Messina e Napoli dal 1908, anno del devastante terremoto che distrusse la città siciliana, fino al 1950.

L’autrice segue le vicende prima di Michele e Giovanni, padre e figlio, che lasciano Messina dopo quel giorno tremendo e vanno a vivere a Napoli da alcuni parenti, e poi della numerosa famiglia che Giovanni crea con Angela descrivendone le varie vicissitudini durante il ventennio fascista, la seconda guerra mondiale e gli anni post bellici.

Complimenti all’autrice per la caratterizzazione psicologica dei/lle tanti/e protagonisti/e nel loro percorso di crescita, tra momenti drammatici e incontri positivi, tra decisioni drastiche e scelte di cuore. Complimenti anche per lo stile molto ricco e variegato, ridondante, e per le descrizioni sia di Messina che, soprattutto, di Napoli (immagino che l’autrice viva lì) che assurge al ruolo di splendida, innamorata co-protagonista.

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