“La cena dei cretini” al teatro Nuovo Sentiero di Firenze

Un testo molto valido, il cui titolo originale in francese è “Le diner de cons”, di Francis Veber scelto da una compagnia amatoriale fiorentina dal nome originale e ironico de “I Pinguini” e che abbiamo appena applaudito al teatro Nuovo Sentiero di Firenze.

Leggiamo nella brochure che questa compagnia è insieme da trent’anni, un bel record, non c’è che dire, dilettandosi a mettere in scena autori teatrali di tutto rilievo, da Durrenmatt ad Agatha Christie, da Gogol a Neil Simon e a Ben Johson. Ci ha colpito anche il fatto che gli allestimenti sono caratterizzati dalla completa autogestione di tutti gli aspetti della “mise en scene”, dall’analisi del testo all’allestimento delle scene, dalla gestione tecnica a quella economica dello spettacolo e, naturalmente, anche la regia che, per questa commedia. è collettiva.

Non vi racconto la trana dello spettacolo “La cena dei cretini” perché è abbastanza nota dato che ne è stato tratto un film e passo a tributare il mio più caloroso applauso e un “bravo” meritatissimo al protagonista della pièce, il formidabile Pietro Venè, che ha interpretato il ruolo di Francois, il “cretino” di turno che si rivelerà, alla fine, un uomo diverso dal previsto; insieme a lui voglio applaudire Paolo Gualtierotti nella parte di Cheval, il pomposo ispettore delle finanze che subirà un brusco ridimensionamento imprevisto, e anche una delle due interpreti femminili, Cristina Bacci, deliziosa nel ruolo di Marlene, l’amica ninfomane che s’innamora, non ricambiata, di Pierre, il padrone di casa, interpretato da Alessandro Armiento. Completano il cast Paolo Magni nel ruolo dell’amico ritrovato Leblanc, Ilaria Morandi Cristine, la moglie di Pierre, e Luca Carli Ballola il dott. Archambaud.