“La bambina e la nuvola”, fiaba di Enza Doria
Eliana una bambina molto vivace e giocherellona, viveva in un piccolo paese, aveva tante amiche con cui giocare, si divertiva tanto, nelle feste di paese, andava a scuola ed era molto curiosa, le piaceva tanto la musica e la pittura, guardava la TV che la faceva tanto sognare, sognava: la citta e la sua grandezza, i grattacieli, le luci, le giostre, i divertimenti ma Eliana tutte l’estate andava ad abitare in campagna con i suoi genitori.
Lì lei era triste e si annoiava, perché in paese lasciava le sue amichette ed i suoi giochi, ma intanto la campagna era piena di cose nuove, ogni giorno c’era da esplorare fiori, piante, frutti e cose buone, la bambina sapeva riconoscere le piante i frutti, andava con suo padre ad osservare la crescita delle piante, raccoglieva i frutti freschi ogni mattina ma Eliana si annoiava, era triste, pensava sempre di poter abitare in una grande città…
un giorno tutta sola soletta guardò il cielo e vide una grossa nuvola, ebbe paura, si mise a piangere, la nuvola le disse
“perché piangi, bella bambina?”
“ho paura di te”
“non aver paura, vieni, sali, ti faccio vedere quando è bello quassù”
La nuvola prende la bambina, la carica su e comincia a girare…Eliana tutta felice ammira i campi rosso vermiglio dei papaveri, il luccichio giallo oro dei campi di grano, il verde smeraldo degli alberi di olivo e tutti i colori che sembravano usciti dal quadro di un pittore, guarda più lontano e vede tanto fumo, tante macchine, quasi le gira la testa tante ce ne sono, sente tanto brutto odore, guarda il grigiore che produce quel fumo: i grattacieli quasi tutti uguali con niente di speciale.
Allora Eliana dice alla nuvola
“portami indietro dove mi annoiavo, adesso non sarò più triste, so che la mia terra è la più bella, giocherò e amerò per sempre la mia campagna che profuma”.