“Le mie chimere”, silloge poetica di Adele Libero, GA edizioni, recensione di Daniela Domenici

le mie chimere

Finalmente alcune delle chimere di Adele Libero si sono avverate con la nascita di questa sua silloge in cui trovano spazio alcune delle sue innumerevoli creazioni poetiche, alcune anche corredate da immagini, elencate in pure ordine alfabetico di titolo: quaranta poesie in lingua italiana e diciassette in quella napoletana.

Dato che l’amica Adele mi cita nella sua biografia artistica quando dice che collabora da tempo col mio sito – salotto letterario online dove ha un suo angolo mi permetto di dire due parole su questa poetessa napoletana: è un’artista multiforme che spazia, con apparente facilità, dalle poesie in versi liberi a quelle in rima sia nella forma della filastrocca che del sonetto, tanto per citarne alcune, dalla lingua italiana a quella napoletana con “incursioni” in quella inglese; soprattutto a proposito di quest’ultima sua splendida capacità vorrei sottolineare che Adele conosce molto bene la lingua inglese ed è capace di creare in questo idioma, di tradurre dall’italiano e dal napoletano all’inglese e, ultimamente, ha superato se stessa traducendo un’opera per ciascuna delle quindici autrici del mio recente ebook “Le sorelle di Shakespeare”.

Ma come sostengono i poeti Mimmo Martinucci e Marino Monti, autori di due delle prefazioni contenute nella silloge, e mi trovano pienamente concorde, Adele Libero raggiunge il suo top nelle poesie create nella “sua” lingua, il napoletano.

Ecco cosa dice a questo proposito Marino Monti “…La poesia napoletana dei grandi poeti del secolo scorso ha riempito le pagine dei nostri libri…non è facile leggere questi versi in questa lingua che …non sempre è decifrabile…Leggere i versi nell’originale non è come leggerli nella traduzione, la lingua italiana spesso non riesce a rendere l’atmosfera che emanano quelle parole. In questi versi l’autrice rende perfettamente il vero succo della mentalità del poeta dialettale, con quella delicatezza e genuinità che la mettono a fianco dei grandi autori di questo tipo di poetica…” ed ecco le parole dell’altro poeta Mimmo Martinucci “ (Adele Libero) ha sviluppato con rapidità inattesa la sua tecnica poetica sia nella forma che nella descrizione intensa delle sue emozioni. Emozioni che…traggono ispirazione dalla natura, dagli avvenimenti giornalieri, dalla storia e dal suo mondo interiore…inanella una perla dopo un’altra senza mai ripetere lo stesso concetto, ma eccelle (e la invidio vera-mente !) quando scrive in vernacolo napoletano. Allora la musicalità dei suoi versi sembra fluire spontanea come zampilli di fonte alpina. Adele Libero è decisamente da ascrivere tra le migliori penne poetiche contemporanee”.

Concludo dicendo che Adele Libero è, per natura, molto schiva, non ama mettersi in mostra; le auguro che, finalmente, grazie a questa sua silloge possa avere il successo che merita.