“Quando fare il medico è davvero una missione” di Daniela Domenici

 guardia medica

Ho appena avuto il piacere di incontrare, e voglio rendergli onore con questo post pubblico, un Medico con la M maiuscola che esercita la sua professione come dovrebbero fare tutti i suoi colleghi: come missione e non per lucro.

E’ un medico di guardia e sarei tanto felice di poter dire qui pubblicamente anche il suo cognome; sin dalla telefonata per richiedere la sua visita domiciliare avevo percepito che fosse un alieno nel senso positivo del termine (come lo sono io) e quando è arrivato e ha iniziato la mia percezione si è ulteriormente rafforzata.

Mai incontrato prima un medico che dica al paziente “racconti pure, ho tutto il tempo che desidera” con il sorriso e con tanta dolce disponibilità. E ha continuato spiegando quello che stava facendo e per cosa con parole semplici e comprensibili, non con quell’odioso e insulso “medichese” a cui ci hanno abituato quasi tutti i suoi colleghi più “paludati” dietro il quale si celano per vantarsi del loro ruolo.

Questo splendido Medico, come ho subito percepito con piacere, è orgogliosamente meridionale, è calabrese, quando gli ho detto che ne ero quasi sicura per il calore e la disponibilità tipica mi ha sorriso; gli ho detto che sono per metà sicula e che, quindi, riconosco i miei “simili” terroni a pelle.

L’incontro con questo Medico mi ha ridato un po’ di fiducia nella categoria. Grazie di vero cuore, dottor P.