La felicità ha i tuoi occhi, di Chiara Trabalza, recensione di Daniela Domenici

Ho scoperto casualmente Chiara sul web poco più di un anno fa, ho letto due suoi libri, me ne sono innamorata e li ho recensiti, prima
e sette mesi dopo
Ora ho fatto tris perché tra ieri e oggi ho letto in un soffio “La felicità ha i tuoi occhi”, la sua opera più recente, che mi ha appassionato e mi ha commosso così profondamente che non mi vergogno ad ammettere di aver pianto mentre leggevo alcuni paragrafi; ma mi ha fatto anche sorridere e parteggiare spudoratamente per Sara, questa giovane donna così caparbia e volitiva, così irruenta, sincera e spontanea che vuole provare a rinascere e a superare le ferite di un amore sbagliato andando a vivere e a lavorare nel ristorante della formidabile cugina Elisa vicino ad Amalfi dove incontrerà Michele, il bravissimo chef che è un po’ orso, ha anche lui tanti lividi sull’anima e verrà travolto, lentamente ma inesorabilmente, e ammaliato dalla bellezza interiore, ma anche fisica, di Sara.
Bravissima Chiara a delineare i due protagonisti alternando dialoghi serrati con battute al fulmicotone a momenti pieni di un romanticismo mai melenso o scontato bensì tenero, colorato, fantasioso e profumato. Oltre che di loro ci innamoriamo di Maya che però non vi svelo chi sia, lo scoprirete solo lasciandovi accarezzare dalle parole di questa storia di Chiara Trabalza.