mi vesto col soffuso chiarore dell’alba, di Daniela Domenici

Mi vesto

col soffuso chiarore

dell’alba,

roseo inizio

di una partitura

tutta da interpretare,

alba sempre nuova

di un giorno vergine,

attimi da cogliere

con sempre grata gioia

di esistere

e di avere gli occhi,

fisici e dell’anima,

e il cuore aperti

all’infinitamente

meraviglioso.