accadde…oggi: nel 2004 muore Fausta Giani Cecchini, prima Sindaca di Pisa
Fausta Giani Cecchini è stata un’esponente politico del Partito Socialista Italiano, ha guidato come sindaco dal 1968 al 1970 la giunta comunale di Pisa. Dal 1981 al 1985 ha retto come presidente anche l’amministrazione provinciale di Pisa. L’8 marzo del 2011 la città di Pisa ha voluto ricordarla e con l’occasione le è stata dedicata una nuova strada. Prima del suo impegno nell’amministrazione comunale e provinciale, la Cecchini è stata partigiana combattente in Piemonte durante la resistenza e poi impegnata nella battaglia per le pari opportunità e per promuovere il ruolo delle donne nella società, a tutti i livelli.
Divenne Sindaco di Pisa in un momento particolarmente difficile della vita cittadina: sullo sfondo le lotte giovanili e studentesche, con una tensione sociale caratterizzata da licenziamenti e chiusure di alcune fabbriche, con i sindacati e il movimento dei lavoratori chiamati a battaglie difficili per la difesa dell’occupazione. Furono anni intensi e difficili, scossi anche da eventi tragici come il terrorismo, anni di confronto serrato con i movimenti studenteschi e con la contestazione del 1968, momenti durante i quali la tenuta delle istituzioni democratiche fu messa a dura prova. Ancora oggi viene ricordata la Prima Conferenza Europea dedicata alle donne elette nei governi locali, evento che Fausta Giani Cecchini volle organizzare a Pisa.
Fausta Cecchini è stata la prima donna a ricoprire la carica di sindaco di Pisa e di presidente dell’amministrazione provinciale. Le sue doti e le sue capacità, si erano già temprate, fin da giovanissima, attraverso gli eventi che l’avevano vista protagonista della lotta partigiana in Piemonte. La sua biografia personale e politica offre un’infinità di spunti, che sono alla base del suo ricco percorso istituzionale di cui il primo aspetto saliente è la coerenza.
Tutta la sua vita e il suo impegno si sono sviluppati avendo sempre ben chiaro che la cultura, la politica e le istituzioni hanno un senso e una dignità solo se servono alla promozione dei diritti dell’essere umano e della parità fra uomo e donna. Il suo spirito pronto, vivace e battagliero la collocò sempre in prima fila nelle lotte contro tutto ciò che sapeva di sopruso, d’imposizione non giustificata, di sopraffazione e di negazione dei diritti delle donne.
Un secondo elemento fondamentale di Fausta Giani Cecchini fu la pienezza dell’esperienza umana e civile. Non era infatti solo una donna impegnata in politica, ma anche una donna di cultura, appassionata e protagonista anche nel mondo della scuola, ambito principale della sua esperienza professionale. Formazione e cultura da un lato, esperienza politica dall’altro, due ambiti che si arricchivano reciprocamente. Fausta Giani Cecchini lavorò per costruire percorsi di integrazione europea che vedessero protagoniste le donne da qui il suo impegno per la costituzione della Commissione permanente delle elette locali e regionali del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa, di cui divenne presidente. Aveva capito quanto la costituzione dell’unità federale europea fosse ancorata alle autonomie locali e si era battuta per l’affermazione di tale principio.
Fausta Giani Cecchini è deceduta a Pisa il 30 marzo del 2004.