Il grande passo, film 2019, regia di Antonio Padovan, recensione di Daniela Domenici
Non mi sembra giusto definirlo un film commedia perché, a tutti gli effetti, un film drammatico che ho molto apprezzato pur non conoscendo né il regista né gli attori e le attrici del cast, mi è capitato casualmente su Amazon Prime Video.
La sceneggiatura e la regia sono di Antonio Padovan che firma il soggetto insieme a Marco Pettenello. I due formidabili protagonisti sono Giuseppe Battiston-Dario e Stefano Fresi-Mario, due fratellastri, figli dello stesso padre, Flavio Bucci, che non si sono mai frequentati, uno vive in Veneto, l’altro a Roma, e sono improvvisamente costretti a stare insieme, a fare i conti con il passato e a conoscersi perché Dario ha combinato un mezzo disastro (che non vi dico per non spoilerare) e l’unico parente da convocare è Mario che arriva in corriera da Roma.
È un film sulla totale solitudine, sui rapporti interpersonali, sui dolorosi pregiudizi e su tanto altro ancora; Mario imparerà, lentamente e con fatica, a capire chi sia davvero questo fratello mai frequentato, quale sia, da sempre, il suo incredibile sogno e nell’ultima scena, commovente in modo superlativo, sarà felice di avere aiutato Dario a realizzarlo, a fare “il grande passo” e di aver imparato, nel frattempo, a volergli bene.