I disagree, di Loredana De Vita
https://writingistestifying.com/2022/11/08/i-disagree-2/
Il linguaggio ha funzione creativa. Chi scrive lo sa, chi legge lo sa e dovrebbero saperlo tutti, ma proprio tutti, poiché tale funzione creativa può anche essere abusata e deviata da chi impiega il linguaggio per ingannare.
Il linguaggio ha funzione creativa poiché non solo percorre una narrazione, ma perché, tramite quella narrazione, costruisce immagini che, talvolta, possono essere immagini deviate. Immagini, cioè, che non servono a narrare gli eventi, ma a darne una occulta narrazione che cade nella propaganda.
Per esempio, l’uso di un termine come “residuale” o “selettivo” riferito a persone, per una mente distratta potrebbe non raccontare cosa alcuna, ma, se si scava nella coscienza, ci si rende subito conto che tali termini riferiti a persone non hanno lo stesso significato che se riferiti alle ceste di frutta o ortaggi al mercato.
Qui, al mercato, la selezione può riferirisi alla scelta tra un frutto marcio e uno buono; quello buono può essere acquistato, quello marcio è un residuo che andrebbe soggetto a processo di compostaggio.
Se, però, parliamo di persone, è immediata (o dovrebbe essere immediata) una reazione di rifiuto, poiché le persone, sempre ma soprattutto se sottoposte a violenze, sofferenze e isolamento atroci, non possono essere suddivise in frutta buona o marcia e quelle considerate marce non possono essere trattate come residui per la raccolta differenziata.
Inoltre, chi stabilisce e in base a quali competenze quali siano i criteri di selezione?
Per non parlare del fatto che questo termini rappresentano una memoria storica di grave e malefico significato e, guarda un po’, proprio da parte di quella politica che deve la sua origine a quel male assoluto dal quale finge di staccarsi per poi ripeterne le azioni e la propaganda.
È tempo di ricordare che bisogna agire secondo coscienza, che non bisogna lasciarsi beffare e sbeffeggiare dalla sottile e dilagante propaganda cui fa comodo inventare mostri e nemici dove non ve ne sono allo scopo di affermare il proprio potere.
Agire secondo coscienza significa spesso avere il coraggio di dissentire. Si può e si deve andare contro il diffondersi della malevola narrazione sull’altro, contro l’affermarsi di leggi che non si basano su principi etici, contro coercizioni che non rispettino ogni persona umana.