Ogni giorno è un nuovo sole, silloge poetica di Carla Colombo, recensione di Daniela Domenici
Ho avuto il piacere di leggere questa silloge di Carla Colombo che conoscevo come pittrice ma non come poeta.
In quest’opera ha raccolto un’ottantina di sue liriche che ha suddiviso in quattro capitoli per argomento
- La poesia e ricordi
- La poesia e gli affetti
- La poesia e le riflessioni
- La poesia e la società
Il capitolo dedicato agli affetti è il più corposo dei quattro che hanno tutti come incipit un quadro dell’autrice con la spiegazione del perché lo ritenga adatto, ad hoc. Il quarto è il più duro e doloroso mentre nel primo troviamo anche una poesia in dialetto brianzolo (con la traduzione che forse non era necessaria…) piena di affetto e di ricordi.
Le poesie di Colombo sono a schema libero, spesso sono brevi come dei flash, seguono il flusso di coscienza delle tante, variegate emozioni dell’autrice; alcune di loro hanno una struttura molto particolare, con la prima parola o il primo verso ripetuto per ribadire meglio il concetto, una sorta di anafora, di ritornello. Ne vorrei citare una come esempio “Parole”
Parole di sangue
digitate veloci
Sulla tastiera del computer
a rompere l’afa d’estate
Parole che stridono
e increspano
il dialogo di sempre
sciolto nelle sere d’inverno
Parole che tuonano
e spaccano
il cuore di pietra
saturo di bugie
Parole che restano
e marchiano
un’incredibile, irraccontabile
storia d’amore.
Colombo ama usare sinestesie, allitterazioni e assonanze per dare maggiore colore e musicalità alle sue poesie, ecco un esempio che traggo da “I pensieri”
I pensieri ubriachi
decifrano parole
naufragate su fogli consunti
di un diario ingiallito
umido di lacrime di sale di fiele
Il titolo scelto per la silloge è pieno di ottimismo così come il quadro in copertina è un trionfo di colori, ci auguriamo che per tutti/e noi ogni giorno sia sempre un nuovo sole…