Marzia Etna, l’unica donna che lavora, da sola, nel mondo del carnevale di Viareggio

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Maria Teresa Marchionni, la prima donna compositrice del carnevale di Viareggio, di Daniela Domenici

Marzia Etna nata a Viareggio il 10 marzo 1960

Dalla metà degli anni ottanta è interrottamente nel giro della cartapesta. Una delle poche donne (l’unica da sola) che ancora lavora nel mondo del carnevale, artisticamente la più longeva,  nel 2016 saranno trent’anni. Nata e cresciuta nel rione Marco Polo dove erano i vecchi hangar.  Quando è ancora ragazzina, il bar-ristorante di via Marco Polo  del padre ( La Casina) è frequentato da alcuni dei più grandi maghi di tutti i tempi: da Silvano Avanzini  Arnaldo Galli  Nilo Lenci fino a Giulio Palmerini.

La passione per la cartapesta nasce  proprio dal contatto quasi quotidiano con personaggi di quel calibro. Ultimate le scuole medie decide di iscriversi al Liceo Artistico di Lucca, anche se inizialmente voleva diventare insegnante di disegno. Nel 1986  si cimenta nella sua prima maschera isolata dal titolo “L’avventura continua”. Al debutto conquista subito il primo premio. La bella vittoria e l’aumento del numero delle mascherate da undici a quattordici per l’anno successivo gli permette di salire immediatamente di categoria.

Nel 1987 realizza la sua prima mascherata in gruppo ” La Fumaraglia” che si piazza al quinto posto Da allora non abbandona più quella categoria dove ottiene qualche buon piazzamento. Quanto ai soggetti scelti per le proprie costruzioni nel periodo dal 1987 al 2000 ha prediletto la satira di costume dal 2012 si è cimentata nella satira politica, che spesso affronta con taglio femminile. Nel 2000  si piazza al terzo posto con una mascherata innovativa “Che ti frulla nella testa ” erano degli enormi faccioni che  aprivano il sopra della testa fra loro c’era anche Jovanotti fuori dalla testa gli uscivano le note musicali ed un tamburo, foto che possiamo trovare nel libro autobiografico dell’artista.

Nel 2009 arriva seconda con “Viareggio in maschera” omaggio ad Uberto Bonetti  alcuni disegni del l’ideatore di Burlamacco prendono vita a tutto tondo. Nel 2012 vince con “Trenitalia” una mascherata diversa dalle altre un complesso di movimenti e felicità con oltre agli otto elementi di prassi anche tre testone indossate, che interagivano con gli spettatori. Questo voler coinvolgere lo spettatore è sempre piaciuto alla costruttrice che ha sempre cercato di coinvolgere lo spettatore che viene al carnevale.  Nel 2013 si classifica al secondo posto con “All’arrembaggio” con una satira politica europea cerca di sperimentare qualcosa di diverso a la sua costruzione è articolata con un carrello raffigurante un galeone  che si muove come se fosse in un mare in tempesta, sopra il quale ci sono due figuranti con le testone di cartapesta (Barroso e Merkel). Nel 2014 si riconferma al secondo posto con la mascherata “Ma che Palloni Gonfiati” satira politica sui nostri parlamentari.

Oltre al carnevale  ha fatto diversi corsi per la confartigianato di Lucca nelle scuole della Versilia e dal 2011 ha collaborato con il comune di Lucca e con il museo del fumetto di Lucca, allestendo la mostra su Galileo Galilei e su Carosello .

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