la ragazza dei colori, di Cristina Caboni, Garzanti 2021, recensione di Daniela Domenici

Struggente, profonda commozione, ininterrotte emozioni e colorati sorrisi mi sono stati donati da “La ragazza dei colori” di Cristina Caboni, scrittrice e apicoltrice sarda della quale ho già recensito, negli anni scorsi, tre opere
Rileggendo le mie recensioni mi rendo conto che mi viene naturale scrivere le stesse parole, farle gli stessi complimenti perché anche questo suo libro è volato in un soffio nonostante le sue 293 pagine, mi ha fatto emozionare sia per la storia trattata, che parte da un episodio storico reale che riguarda la città di Nonantola in provincia di Modena sul quale ha costruito il suo romanzo, che per lo splendido stile narrativo.
Superba la caratterizzazione psicologica della principale protagonista, Stella, di sua zia Letizia e di Alexander e perfetto l’escamotage dei flashback storici nel 1943 che aiutano a ricostruire, goccia a goccia, la storia di Letizia, alternati ai capitoli attuali fino ad arrivare alla conclusione inattesa, un vero coup de theatre: standing ovation!
Concludo estrapolando un paragrafo dalle note dell’autrice che mi sembra riassuma perfettamente il suo amore per i colori e per l’armocromia (che è anche di chi scrive…) che è il fil rouge del libro “l’arte guarisce l’anima, i colori ne fanno parte in modo così profondo da essere inscindibile. I colori sono la vita, ne siamo circondati e influenzati anche se spesso nemmeno ce ne rendiamo conto. E’ una consapevolezza che cambia ogni cosa e che ci permette di assaporare le nostre emozioni…”: grazie Cristina!