Lei fu, semiserio epitaffio autobiografico in terza persona, sulla falsariga del 5 maggio manzoniano, di Daniela Domenici

la terra né percossa né tantomeno attonita sarà

quando la notizia della sua scomparsa apparirà…

…dei meandri della mente sempre un’avventurosa esploratrice

di ogni forma di poesia e narrativa una perenne scopritrice,

questa tipa che ha cercato di diffondere cultura

in tanti modi per abbattere dell’ignoranza le mura

con i suoi libri che affrontano le più varie tematiche

così come il suo sito che accoglie anime empatiche,

questa tipa che è stata una docente sicuramente alquanto alternativa

perché cercava sempre quel quid affinchè ogni sua classe si sentisse viva,

questa tipa che a far la mamma della sua amata prole per tutta la vita ha tentato

e anche la nonna, con lo stesso cuore, speriamo con un più che sufficiente risultato,

questa tipa così felice e orgogliosa di esser aliena,

pur con i suoi problemi sempre sorridente e serena,

senza bagagli né radici,

senza amiche né amici,

con le cose belle delle tre regioni in cui ha vissuto

Sicilia, Toscana e Liguria, la sua anima ha intessuto

questa tipa or non c’è più

e speriamo che anche lassù

continui a esser esattamente quella che è stata

perché moltissimi/e di noi così l’hanno amata.