“Napoli è mia”, inno d’amore di Adele Libero per la “sua” Napoli
Napoli è mia,
mi scorre nella sangue,
mi brilla negli occhi,
col mare di seta,
i pastelli nel cielo,
i gradini a cascata,
le case strette,
addormentate fra mura
di vicoli bui.
Napoli è mia
con Capri lontana,
bordata di giallo
da un temporale vicino,
seducente come donna
che ti ruba il cuore.
Napoli è mia,
con le carte per terra,
con chi ruba alla gente
cuore e speranze,
senza metterci niente
per riempire le strade
di piante e di fiori
o almeno d’amore.
Napoli è mia
col traffico intenso,
del mattino con smog
che affoga palazzi
e brucia la gola
di innocenti ragazzi.
Napoli è mia,
non prendetevela!

Napoli è Napoli:-)
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Si, Napoli entra nel sangue, non solo dei napoletani, ma anche di chi ci è stato solo per un giorno. Certi panorami non si dimenticano e la gente tra le case del borgo antico sono flash di una umanità che si sta perdendo. Adele, tu la canti con tenerezza, ma Napoli appartiene agli uomini tutti, all’umanità vera.
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molto bella
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