Ticket e Tac al teatro di Rifredi, recensione di Daniela Domenici

Pubblico delle grandi occasioni, ma ormai è quasi un must, è uno spettacolo nello spettacolo vedere il sold out, al teatro di Rifredi per il debutto di “Ticket & Tac”, sottotitolo “divagazioni in pillole semiserie su salute e benessere”, spettacolo di Alessandro Bini, Donatella Diamanti, Bruno Magrini, Katia Beni e Anna Meacci a cura di Carmen Femiano.

Cento minuti senza alcuna pausa, il tempo vola e non ce ne accorgiamo perché Katia Beni e Anna Meacci, in perfetta empatia, ci portano a riflettere e a sorridere sul grande tema della salute, della malattia e del benessere, divagando tra corsie di ospedali, farmaci e flebo, pillole e medicazioni con la loro splendida arte attoriale intrisa di straordinaria ironia.

Katia Beni e Anna Meacci sono convinte sostenitrici della tesi che una delle doti più importanti per chi soffre sia quella di non perdere la capacità di ridere, perché ridere è contagioso e, forse, una risata ci salverà ed ecco perché si sono alternati sketches con formidabili monologhi di Katia e di Anna con momenti in cui le due attrici ci hanno regalato improbabili e comicissime telefonate realmente giunte al centralino dell’ospedale fiorentino di Careggi ma che riflettono, come un microcosmo, quelle che sicuramente ricevono tutti i centralini ospedalieri italiani. Eccone alcune: Pronto, mi passa il dottor Careggi… Pronto, devo fare un eco-topless… Pronto, mi passa dove si leggono gli spermatozoi… Pronto, devo fare una risonanza magnifica…

E c’è stato il momento della pura emozione e commozione quando la dott.ssa Cristina Scaletti, medico immunologo e assessore, è salita sul palco dopo il bellissimo e drammatico sketch di Katia e Anna sulla sensibilità chimica multipla, una delle patologie più difficili da diagnosticare e da curare, per parlare, da competente, delle malattie rare e dei “bambini rari”, come li ha dolcemente definiti, e lo ha fatto con una delicatezza e una tenerezza che lasciano intuire quanto amore e professionalità metta nella sua missione: grazie Cristina.

Lo spettacolo è in scena per tutta la settimana.