Temporale d’agosto di Adele Libero

Sul viottolo afoso scende la pioggia,

e scivola e lava di colpo la faccia.

I tuoni lontani scuotono l’erba,

che al vento dondola il capo, superba.

L’aria scompiglia le carte d’attorno,

liete van là dove occhio non vede.

S’ode sirena d’allarme, strumento

di vana difesa dal mondo esterno.

….

In mente ho il ricordo della tua voce,

(in me il pensiero di quanto mi piace)

risentirla vorrei come sogno fugace.