Lungofiume di Adele Libero

lungofiume

Avanzo lenta, lungofiume,

stamattina,

ho indossato, come sempre, la mia pelle,

un po’ rosa un po’ tulipano,

me la porto stretta, qui,

al  lungofiume.

Scorgo gli uccelli,

cercano del cibo,

rompendo l’aria con i loro voli,

adesso già raggela la mia faccia,

arrivo al ponte,

ormai sono qui fuori.

Nei piccoli spiazzi soleggiati

qualche gatto cerca il suo calore,

immobile, apatico,

un po’ scettico,

sembra cristallizzato

nel chiarore.

Vado  a casa, mi dico,

vado, è l’ora,

anche se invece vorrei non tornare,

l’acqua al  ponte,

limpida,  rimanda,

vecchie immagini di me,

da ricordare.

Getto pensieri al vento,

il cuore al mare,

meglio tornare indietro

e non pensare.