“Italia” di Adele Libero
Mi ferirono i Barbari,
mi schiacciarono la testa,
lacerarono la Storia e la cultura,
immense, per chi da verdi boschi
sapeva solo di terre e di bestie.
…
Mi strapparono pezzi le guerre,
Istria e Dalmazia, la Corsica,
la bella Nizza.
E milioni di morti piansi,
col capo adagiato sul tacco.
…
E oggi, che nei calici si beve Pace
e non regna più lo straniero,
mi divorano i miei cittadini,
che rubano, a piene mani.
…
Il pugnale della corruzione,
avvelenato alla punta,
scarnisce le mie carni,
le riduce all’osso,
tra la rabbia degli onesti,
che ai ladri han da cedere il passo.
…
Polvere sugli Eroi,
sul sangue invano versato.
Corone d’inutili fiori
sul mio glorioso passato!

poesia di piena verità bellissima
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