Hrotsvitha di Gandersheim, prima autrice teatrale conosciuta, da me tradotto e rielaborato
Hrotsvitha è stata la prima drammaturga conosciuta ed è la prima poetessa europea nota dopo Saffo. E’ stata una “canoness”, una poetessa, un’autrice teatrale e una storica.
Da evidenze interne nei suoi scritti si deduce che sia nata tra il 930 e il 935 e che sia morta dopo il 973, forse addirittura nel 1002.
Biografia
Di origine anglosassone Hrotsvitha divenne “canoness” di un convent a Gandersheim, vicino a Gottingen. Il convento era autosufficiente e divenne noto per essere un centro culturale ed educativo. Era stato fondato nel 9° secolo dal duca Liudolf, da sua madre e da sua moglie come un’ “abbazia libera”, non collegata alla gerarchia ecclesiastica ma al governatore locale. Nel 947 Ottone I liberò totalmente l’abbazia cosicchè non fu più soggetta al potere secolare. La badessa al tempo di Hrotsvitha, Gerberga, era una nipote dell’imperatore del Sacro Romano Impero Ottone I il Grande. Non c’è alcuna testimonianza che anche Hrotsvitha avesse parentele reali sebbene qualcuno immagini che lo fosse.
Sebbene si parli di Hrotsvitha come di una suora lei era una “canoness” che significa che lei non seguiva il voto di povertà sebbene seguisse quello di obbedienza e di castità come le altre suore.
Richarda (o Rikkarda) era la responsabile delle novizie a Gerberga ed era l’insegnante di Hrotsvitha, di grande intelletto secondo gli scritti di Hrotsvitha. In seguito divenne una badessa.
Al convento, e incoraggiata dalla badessa, Hrotsvitha scrisse commedie su temi cristiani. Scrisse anche poesie e prosa. Nelle sue vite dei santi e in una vita in versi dell’imperatore Ottone I Hrotsvitha unì in una cronaca storia e leggenda. Scriveva in latino come era in uso in quei tempi; gli europei più colti conversavano in latino che era la lingua standard per la scrittura degli studiosi e delle studiose. A causa delle allusioni nei suoi scritti a Ovidio, Terenzio, Virgilio e Orazio possiamo dedurre che il convento avesse una biblioteca con le opere di questi autori e che abbia scritto queste sue opere intorno al 968.
Le commedie e le poesie vennero condivise non solo con altre nell’abbazia ma anche, dati i legami della badessa, con la corte reale. Le commedie di Hrotsvitha non furono scoperte fino al 1500 e parte delle sue opere sono ancora mancanti. Furono pubblicate per la prima volta in latino nel 1592 da Conrad Celtes a in inglese nel 1920.
Le si attribuiscono sei commedie, otto poesie, una poesia in onore di Ottone I e la storia della comunità dell’abbazia.
Le poesie sono scritte per onorare individualmente alcuni santi tra cui Agnese e la Vergine Maria così come Basilio, Dioniso, Gongolfo, Pelago e Teofilo.
Le commedie sono diverse dai “morality plays” che l’Europa avrebbe apprezzato pochi secoli dopo e ci sono poche altre commedie esistenti tra l’era classica e queste. Conosceva ovviamente la commedia classica di Terenzio e utilizza alcune delle sue stesse forme inclusa la commedia satirica e anche la farsa grossolana; e forse voleva produrre un intrattenimento più “casto” delle opere di Terenzio per le donne del chiostro. Non è noto se le commedie venissero lette a voce alta o messe in scena. Le commedie includono due lunghi brani che sembrano fuori luogo, uno sulla matematica e uno sul cosmo.
Sono note in traduzione con titoli diversi:
• Abraham, nota anche come The Fall and Repentence of Mary.
• Callimachus, nota anche come The Resurrection of Drusiana.
• Dulcitis, nota anche come The Martyrdom of the Holy Virgins Irene, Agape and Chionia o The Martyrdom of the Holy Virgins Agape, Chionia, and Hirena.
• Gallicanus, nota anche come The Conversion of General Gallicanus.
• Paphnutius, nota anche come The Conversion of the Thais, the Harlot, in Plays, o The Conversion of the Harlot Thais.
• Sapienta, nota anche come The Martyrdom of the Holy Virgins Faith, Hope and Charity o The Martyrdom of the Holy Virgins Fides, Spes, and Karitas.
Le trame delle sue commedie riguardano o il martirio di una donna Cristiano nella Roma pagana o un pio uomo Cristiano che salva un donna caduta nel peccato.
Il suo tributo a Ottone I s’intitola “Panagyric Oddonum” e la sua storia della fondazione del convento “Primordia Coenobii Gandershemensis”.
http://womenshistory.about.com/od/medgermansaints/p/hrotsvitha.htm