“Il guardiano di sole di vento di sale”, racconto di Antonella Aigle, Damster edizioni, recensione di Daniela Domenici

 il guardiano

E’ un condensato di amore, di magia, di tenerezza e tanto altro ancora questo racconto lungo di Antonella Aigle che avvince, emoziona e commuove sin dalle prime battute; straordinaria la sua capacità di portarci per mano, lentamente, con un perfetto flashback, a ricostruire la storia di Nunzio Marziale ed Estella Mancini.

Ottima, ad hoc, anche la scelta dei nomi dei due protagonisti (che credo non sia casuale): lui integerrimo sul lavoro e nel carattere, quindi marziale”, con le due zeta nel nome e nel cognome che danno maggiore durezza; e lei con un nome musicalissimo senza erre e con due elle, la stella che stravolge, accende e colora la vita di Nunzio.

E struggente è l’epilogo, inimmaginabile ma assolutamente perfetto, pieno di passione ma delicatissimo.

Un ultimo complimento ad Antonella per il titolo: in genere il guardiano controlla qualcosa di fisico, di tangibile, un faro o un edificio; Nunzio, invece, è il guardiano di cose eteree, immateriale come il sole, il vento e il sale che la sua Estella gli ha insegnato ad amare. Brava.