“Le donne sulle banconote” di Elizabeth Summerfield, da me tradotto e rielaborato

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Il mio libro preferito nella biblioteca universitaria era “Beauty and The Banknote” di Virginia Hewitt pubblicato dalla British Museum Press; contiene ritratti di donne che appaiono sulle banconote del mondo nella storia.

Sebbene il processo di emettere banconote risalga alla Cina del settimo secolo fu solo nel 1694 quando la banca d’Inghilterra fu creata e furono emesse banconote in cambio di depositi d’oro che le donne iniziarono ad apparire sulle banconote. La banca selezionò la personificazione romana della terra di Bretagna, Britannia, come suo sigillo e da allora è apparsa su ogni banconota emessa dalla banca d’Inghilterra con la frase “I promise to pay the bearer on demand the sum of…”.

Naturalmente anche i paesaggi e gli animali sono apparsi sulle banconote ma niente attrae la nostra attenzione e provoca un responso emozionale come un viso umano. Le ragioni per cui le donne sono apparse sulle banconote sono così varie come i visi meritevoli che sono apparsi sulle monete nel mondo negli ultimi trecento anni.

Dopo che Britannia apparve vestita orgogliosamente in un abbigliamento tradizionalmente mascolinizzato, personificazione femminile dell’isola e simbolo dell’impero britannico per adornare le nostre banconote altre forme femminili forte apparvero sulle banconote nel mondo.

Nata attraverso gli stessi ideali come Britannia arrivò Marianna di Francia, una dea della libertà, che appare in un abito in stile romano sulla banconota da 50 livre nel 1792, sette anni prima che Napoleone prendesse il potere.

Britannia, Marianne e loro sorelle apparse nel mondo furono particolarmente popolari dalla metà alla fine del 19esimo secolo.

Columbia, la personificazione femminile degli Stati Uniti, apparve sulla banconota da 15 cent della banca nazionale di New York nel 1863.

In Austria l’autorità della Legge apparve nel 1866 che indica un libro di legge mentre un dragone risentito riposa ai suoi piedi.

L’emblema nazionale della Svezia, Svea, appare per la prima volta sulle banconote nello stesso periodo, nel 1890, adornando le banconote con lo stesso charme delle sue sorelle guerriere.

La Germania ha emesso la banconota da 5 marchi nel 1904 con i simboli della pace, del commercio e dell’industria che fu presto seguita da un’allegoria della vittoria sulla banconota russa da 500 rubli del 1912, una donna ingioiellata che tiene uno scettro, uno scudo e foglie d’alloro.

Un simbolo femminile di prosperità si trova di fronte alla sua controparte maschile, il lavoro, sulla banconota olandese da 10 gulden del 1921 e in un esempio toccante dall’Algeria nel 1944 le donazioni coloniali vengono dati a una nazione madre personificata.

Tutte queste facce dell’allegoria servono allo stesso scopo di marketing: rappresentare gli ideali di quella nazione in un modo che significava business ma senza il lato duro. Ma non è l’unico modo in cui le donne sono state utilizzate sulle banconote.

Facce di lavoro, di abbondanza e di tradizione hanno avuto il loro posto sulle banconote del mondo.

L’associazione delle donne con la generosità e la fecondità può essere vista sulla banconota polacca di 50 zloty del 1929 e in un esempio del 1948 della banconota da 100 franchi dell’Africa Occidentale francese. Forse uno degli esempi più belli in questa categoria è la banconota tedesca da 50 marchi del 1920 con una ragazza in una croce di rose che tiene i frutti sul petto.

Queste cornucopie femminili sono strettamente connesse alle donne lavoratrici che faticano nei campi sulla banconota siriana da 50 pound del 1958 o a quella cinese del 1960 da 1 yuan che mostra una donna che guida un trattore.

Altri ritratti popolari di donne al lavoro sulle banconote includono l’industria tessile come nella banconota del Mali da 5000 franchi del 1971 e in quella dell’Albania da 10 lek del 1964 e il lavoro al computer sulla banconota della Macedonia da 5000 dinar del 1992.

La storia culturale dello Swaziland è rappresentata da donne che eseguono una danza popolare tradizionale sulla banconota da 1 lilangeni del 1974 e nel 1924 donne che indossano l’abito tradizionale apparvero sulla banconota cinese da 10 yuan.

Naturalmente una regina è una scelta popolare per la banconota di una nazione, Elisabetta II apparve sulle banconote britanniche nel 1960 ma, in giro per il mondo, Caterina II di Russia ritratta nel 1910, Nefertiti d’Egitto nel 1940 e Vittoria sulle banconote australiane e canadesi nel 1860 la battono tutte sul tempo.

Donne che furono famose per il loro duro lavoro piuttosto che per la sovranità includono la medica italiana Maria Montessori, creatrice del metodo che porta il suo nome, che appare sulla banconota da 1000 lire nel 1990. La prima ministra israeliana Golda Meir viene ritratta sulla banconota da 10 new sheqalim nel 1985 e un esempio austriaco sulla banconota da 100 schilling mostra l’artista Angelica Kauffmann che nacque nel 1741.

Con la scomparsa di Elizabeth Fry dalla banconota britannica da 5 pound un’altra donna forte ha fatto la storia, Caroline Criado-Perez, con una vittoria attraverso la petizione per mantenere le donne sulle banconote britanniche e con l’annuncio all’inizio di quest’anno che Jane Austen apparirà sulla banconota da 5 pound nel 2017.

http://www.thehistoryvault.co.uk/women-on-banknotes/