“Il canto triste della luna (alle ragazze italiane morte in Spagna)” di Adele LIbero

Del bel palpito azzurro che resta?
Riccioli profumati di ginestra,
gli occhi di sole, l’alba
nel viso verde delle foglie.
Nastri tra i capelli di primavera
il cammino a infiorare le strade.
Gli occhi di mare aperti ai sogni,
lo sguardo innocente, rifugio di stelle,
i cuori aperti al sapere, e al donare,
le mani magiche, a carezzare il domani.
L’assenza sarà più dura di una pietra,
e chi vi piange avrà pugni serrati,
il mondo non conoscerà il vostro scrigno,
perché il Tempo v’ha strappato l’anima.
NON CI SONO PAROLE PER L’IMMANE TRAGEDIA. BEL PENSIERO!
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