“Che cos’è un tatuaggio?” tratto da “Gaspare, Melchiorre e Baldassarre” di Michel Tournier, traduzione di Maria Luisa Spaziani
Dato che ho un figlio tatuatore e dato che sia lui che l’altro figlio e anche la figlia sono tutti/e tatuati/e mi ha colpito, e dedico loro, questa riflessione che ho trovato a pag.46 dell’affascinante libro (che sto leggendo) di Michel Tournier
…
“…ne tengo quando scelgo i miei uomini…un tatuato non mi ha mai tradito”.
Strana metafora che identica tatuaggio e fedeltà!
Che cos’è un tatuaggio? È un amuleto permanente, un gioiello vivo che non si può togliere perché si è fatto consustanziale al corpo. È il corpo fattosi gioiello che partecipa dell’inalterabile giovinezza del gioiello…un corpo tatuato: più puro e più preservato di un corpo non tatuato. Quanto all’anima del tatuato essa partecipa dell’indelebilità del tatuaggio e la traduce nel suo linguaggio proprio per trasformarlo in virtù di fedeltà. Se un tatuato non tradisce è perché il suo corpo glielo vieta. Appartiene indefettibilmente all’impero dei segni, sigilli e segnali. La sua pelle è logos…ma il tatuato non parla, non scrive: è scrittura e parola…”
All’inizio aveva del sacro il tatuarsi, forse oggi questo senso si è perso per andare dietro a una moda ma forse la moda ha attecchito proprio perchè nell’inconscio rimane il significato più profondo e di questo significato c’è tanto bisogno. Speriamo arrivi anche in superfice, alla parte cosciente dei tatuati!! Nonostante la mia non tenera età la voglia di averne uno è sempe latente…
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brava 🙂
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