L’ora di religione, breve riflessione di Daniela Domenici

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Come chi mi segue sa insegno in una scuola media e questa riflessione scaturisce da una dato di fatto che ho constatato in molte delle scuole in cui mi è capitato di insegnare: sempre più alunne/i vengono esonerate/i dai rispettivi genitori dall’ora di religione anche senza appartenere a un’altra confessione religiosa.

Ho potuto notare che dalla prima alla terza media c’è una diminuzione così drastica che se in prima circa un terzo della classe non è esonerato in terza ci sono intere classi che lo sono.

E questo comporta naturalmente pensare, da parte della/del dirigente, a ore di “alternativa” da fare in contemporanea all’ora di religione per coloro che sono esonerate/i (se l’ora è nel mezzo della mattina) o a farle/i entrare/uscire un’ora prima/dopo (se l’ora è all’inizio o alla fine delle lezioni).

Ricordo che ai miei tempi (1971-1976) avevo l’insegnante di religione addirittura al biennio del liceo, un teologo, e avevamo una sola compagna esonerata perché ebrea; oggi sono mosche bianche coloro che scelgono di seguire l’ora di religione e solo fino alla terza media.

Mi permetto una domanda: ha ancora valore l’ora di religione obbligatoria?