Del “nostro” Vero, di Adele Libero

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Se il rosa è un colore o un bel fiore

l’apprendi nel toccarne consistenza,

se tu hai freddo o caldo nel portone

dipende dal tuo stato d’esistenza.

In mano hai i tuoi sensi oppur negli occhi,

la pelle ha i pori tutti trasparenti,

e quando gela il cuore sol gli sciocchi

dicono che la morte non è niente.

La Verità ha mille facce o una?

Tu senti una voce in lontananza

ma io, se sordo, non odo nessuna

e allora il Vero perde di sostanza.

Ma forse l’universo intero è un nulla,

forse esistiamo in altra dimensione,

laddove un Puparo si trastulla

e ci fa recitar questa finzione.