Spesso il male di vivere ho incontrato (i primi due versi sono della nota poesia di Eugenio Montale), di Adele Libero
Spesso il male di vivere ho incontrato
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l’ombra che, ritta sulla soglia,
s’affievoliva al sole tramontato.
Qui trema in sé ogni goccia d’illusione,
a sera dentro al bar c’è una vetrina
di giovani tatuati che nel niente
buttano via la vita in cocaina.
Qualcuno riconosce la poesia,
Montale o Ungaretti, poi, è lo stesso,
si sbaglia il verso ed è malattia
di vivere crescendo nell’Adesso.