L’implacabile, di Alice Campbell, traduzione di Simonetta Badioli, edizioni Le assassine 2024, recensione di Daniela Domenici

Sono appena riemersa da questo splendido giallo, uno dei più belli che abbia mai letto (e chi mi segue da tempo sa che non sono pochi), che ho divorato in un soffio nonostante le sue 468 pagine grazie, in primis, alla perfetta traduzione. as usual, di Simonetta Badioli e poi alla straordinaria bravura di questa scrittrice, Alice Campbell, nata nel 1887 e morta nel 1955, di origine americana che ha poi vissuto in Francia e in Inghilterra e che ha scritto questo suo libro nel 1929 con il titolo originario di “Juggernaut” da cui sono stati tratti due film, il primo nel 1936 “Juggernaut” interpretato da Boris Karloff e il secondo “The temptress” nel 1949. Campbell ne ha scritti altri 19 nella sua lunga carriera.

Ancora una volta ringrazio di vero cuore la casa editrice Le Assassine che pubblica soltanto scrittrici gialliste non italiane, contemporanee nella collana “Oltreconfine” e del passato in quella “Vintage”, perché ci fa conoscere autrici che anche a distanza di anni, come Campbell, meritano il podio. Chiedo venia se oso ma Alice Campbell, con questo suo superbo “Juggernaut”, può tenere testa ad Agatha Christie perché lo stile avvincente, la trama originalissima, i colpi di scena assolutamente inattesi, la superba caratterizzazione della principale protagonista, l’infermiera Esther, e insieme a lei del dottor Sartorius, di Lady Clifford, di Roger, della signorina Clifford, del fedele maggiordomo Chalmers, di Halliday, di Aline non fanno riemergere dall’apnea emotiva fino all’ultima pagina.

“L’implacabile” “debutta” oggi al Salone del Libro di Torino, vi consiglio vivamente di andare a “conoscerla” perché vi farà innamorare, fidatevi!