accadde…oggi: nel 1902 nasce Madeleine Charnaux
Madeleine Charnaux (Vichy, 18 gennaio 1902 – Vichy, 11 ottobre 1943) è stata una scultrice e aviatrice francese
Nata in una famiglia di intellettuali, si dedicò per alcuni anni alla scultura[1] e fu allieva e modella di Émile-Antoine Bourdelle. [2] Le sue opere furono tra l’altro acquistate dal Musée du Luxembourg di Parigi. [3][4][5]
Il 22 settembre 1922 a Parigi si sposò con lo scrittore Pierre Frondaie[6][7] fresco di divorzio[8] Il matrimonio sarebbe durato cinque anni. La Charnaux raccontò nella sua autobiografia che la passione del volo nacque durante un viaggio aereo in Italia del sud compiuto a bordo di un idrovolante nel 1930.[9]
Preso il brevetto da pilota, il suo primo viaggio aereo di 17.000 chilometri in Africa le permise di vincere la Coppa Jacques Roques. Tornò in Africa diverse volte e fu durante uno di questi viaggi, nel 1934, che fu ospite a Tripoli del governatore della Libia e celebre aviatore Italo Balbo[10] che rivide anche a Viareggio [11] e quindi a Udine, dove fu nominata dalla sua squadra acrobatica “caporale onoraria”. [10]
Fu reclutata dalla Caudron-Renault per dimostrazioni di volo. Fu proprio durante uno di questi tour che, scivolata dall’ala dell’aereo fermo a terra, dovette restare ferma per più di un anno per una frattura vertebrale [12] fino all’ottobre del 1936.[13] Nel frattempo tenne una rubrica su L’Aéro, dal titolo Plumes aux vents.[14]
Nel 1937 fu la prima francese a ottenere il brevetto per guida di un aereo senza visibilità esterna, Acquistò da Henri Lumière un Caudron Rafale col quale stabilì vari record.
L’1 agosto dello stesso anno fu decorata dalla aviatrice Maryse Bastié[15] con la Croce di Cavaliere della Legion d’onore.[16]
Nel 1938, la Charnaux sposò Jean Fontenoy[17], ex comunista passato al partito popolare francese, [18] collaboratore di Je suis partout e autore di diversi romanzi, che durante il governo di Vichy era direttore aggiunto dell’OFI, agenzia di stampa statale.[19]
La guerra mise fine alle sue esibizioni aeree. [20] Nel settembre del 1939, a Parigi, aprì una scuola per donne meccanici di aerei e operatrici radio a terra.[21]
Scrisse i libri La passion du ciel – Souvenirs d’une aviatrice, edito nel 1942 da Hachette [22] e Qui a tué Marina Sturm ? pubblicato dalle Edizioni France-Empire nel 1943.[23]
Morì l’11 ottobre 1943[24] di tubercolosi.[25] Le esequie si tennero nella chiesa di Saint-Louis a Vichy il 13 ottobre.[26]
I record
Il 24 settembre del 1934, all’aerodromo della scuola di St-Cyr di Guer, Madeleine Charnaux come primo pilota ed Yvonne Jourjon come secondo stabilirono il record di altitudine di 4990 m.[28][29]
Il 29 gennaio del 1935, a Orly, Madeleine Charnaux come primo pilota e Edith Clark come secondo stabilirono il record di altitudine con 6150 m.[30][31]
L’8 maggio del 1937, la Charnaux insieme a Mahé stabilì il record di velocità sui 100 km sul tragitto Ville Sauvage – La Marmogne, a una velocità di 283,24 km/h [32] su Caudron Rafale C-530 con motore Renault Bengali.
Il giorno stesso, sola sul medesimo aereo, raggiunse i 285,26 km/h sui 100 km[33] e sui 1000 km.
Il 17 ottobre del 1937 la Charnaux batte il record femmiile di velocità (268,64 km/h) su 1000 km in biposto da meno di 6,5 litri di cilindrata su Caudron Rafale tipo 660 motore di 140 CV Renault-Bengali con passeggero (Gracieuse Lallus)
https://it.wikipedia.org/wiki/Madeleine_Charnaux
Categoria | Record | Performance | Data | ID |
---|---|---|---|---|
C Prima categoria | Altitudine | 4 990 m | 24 settembre 1934 | 12276 |
C Prima categoria | Altitudine | 6 115 m | 29 gennaio 1935 | 12224 |
C Seconda categoria | Velocità su 100 km | 283.24 km/h | 8 maggio 1937 | 14863 |
C seconda categoria | Velocità su 100 km | 285.26 km/h | 08 Maggio 1937 | 14862 |
C seconda categoria | Velocità su 100 km | 283.24 km/h | 08 Maggio 1937 | 12018 |
C Seconda categoria | Velocità su 1000 km | 283.24 km/h | 08 maggio 1937 | 12018 |
C Seconda categoria | Velocità su 1000 km | 263.99 km | 08 settembre 1937 | 12104 |
C Seconda categoria | Velocità su 1000 km | 268.74 km/hr | 16 ottobre 1937 | 12106 |