Storia d’amore, di Adele Libero

La baciò sopra un prato di bugie,
l’adolescenza illuminava il volto,
le labbra più carnose di una mela
negli occhi le faville d’un camino.

Gli donò la purezza, ma fu vano,
le disse addio cantandole canzoni,
un valzer triste stretto ad un violino,
il cuore appeso ad un andar lontano.

Non scrisse mai al tenero suo fiore,
lei attese forse mesi, non è chiaro,
ma un giorno si sospese a un aquilone
e in cielo ricantò quelle canzoni. Altro…