Silvia Careddu, prima musicista italiana a suonare nella Wiener Philarmoniker
La flautista sarda Silvia Careddu entra nella storia: è la prima italiana a suonare nella Wiener Philharmoniker, la celeberrima Orchestra Filarmonica di Vienna. Quarantuno anni, mamma di La Maddalena e papà gallurese di Bortigiadas, la Careddu ha conquistato anche il direttore berlinese Christian Thielemann che al termine del concerto di Capodanno, in mondovisione, l’ha fatta alzare in piedi tra i primi, in segno di distinzione.
Per entrare alla Wiener Philharmoniker la flautista ha superato quattro severissime selezioni, esaminata da una giuria di venticinque filarmonici. Il Corriere della Sera l’ha omaggiata oggi col racconto del record e una mini biografia. Silvia Careddu ha lasciato Cagliari, dov’è nata nel ’78, a diciannove anni. Poi gli studi al Conservatorio di Parigi e i contratti nelle Orchestre filarmoniche di Potsdam e Berlino prima di approdare a Vienna, dove le donne sono ammesse dal ’97. Mai prima di lei un’italiana era riuscita nell’impresa di arrivare fino all’Olimpo della musica classica.
È dal 1939 – con la sola interruzione del ’40 per la seconda guerra mondiale – che il sipario si solleva ogni 31 dicembre sulla Sala d’oro del Musikverein, con un direttore d’orchestra ogni volta diverso. Nel 2017 è toccato al maestro italiano Riccardo Muti guidare l’Orchestra che ha salutato il 2018. In media il concerto è seguito da un miliardo di persone, da novanta Paesi del mondo.