Tre sorelle, film, 2022, regia di Enrico Vanzina, recensione di Daniela Domenici

Ho appena finito di vedere, su Amazon Prime Video, il delizioso film “Tre sorelle”, uscito da pochissimi giorni, per la formidabile regia di Enrico Vanzina che mi ha regalato più di un sorriso del cuore.

I primi complimenti vanno alle quattro bravissime protagoniste, le tre sorellastre (perché figlie di madri diverse) Marina–Serena Autieri, Sabrina–Giulia Bevilacqua e Caterina–Chiara Francini, e l’amica Lorena–Rocio Munoz Morales che si ritrovano a trascorrere qualche giorno di vacanza nella villa di Marina al Circeo dopo che ognuna di loro ha vissuto un abbandono di diverso genere. La loro ininterrotta, travolgente e leggera ironia è la cifra distintiva della storia ma anche la loro perfetta caratterizzazione geografico-linguistica, Serena la sorella napoletana, Giulia quella romana, Chiara la fiorentina e Rocio la sudamericana. Quest’ultima si dimostra un po’ l’ago della bilancia tra le tre sorelle, la più equilibrata e riflessiva e anche colei che rivela più tenerezza.

Il personaggio maschile principale, che non ci fa una gran bella figura, è Antonio interpretato dal bravo Fabio Troiano; ci sono anche Massimiliano Rosolino e Luca Ward.

PS ho la sensazione che Vanzina si sia voluto ispirare al testo teatrale “Le tre sorelle” di Cecov anche nello scegliere i nomi delle tre protagoniste che rimano con Irina, una delle tre: Marina, Sabrina e Caterina