Un gelido inverno in viale Bligny, di Arianna Destito Maffeo, Morellini editore, recensione di Daniela Domenici

Arianna Destito Maffeo, scrittrice genovese, si misura per la prima volta sulla lunghezza del romanzo e ne esce a testa alta, davvero uno splendido esordio; straordinaria la sua vicequestora Andrea De Curtis che speriamo di ritrovare presto in una seconda avventura.

Andrea dalla Liguria è andata a vivere e a lavorare a Milano e pochi mesi dopo il suo arrivo si trova a dover risolvere, proprio sotto Natale due omicidi a distanza di pochi giorni e ci riuscirà grazie al suo intuito e al proficuo aiuto dell’ispettore Torrisi con cui il rapporto è spesso conflittuale perché entrambi hanno alle spalle storie non facili, nascondono una fragilità che viene mascherata spesso da spavalderia.

De Curtis abita in viale Bligny vicino al numero civico 42, il “palazzo mondo” “popolato da una umanità proveniente dalla più diverse etnie e condizioni sociali” e dove vivono anche alcune trans tra cui la mitica Marlene con cui la vicequestora stringerà una istantanea e profonda amicizia.

Complimenti di vero cuore all’autrice per lo stile narrativo avvincente, da brava giallista, che svela, lentamente e gradualmente, la psicologia dei/lle vari/e coprotagonisti/e, da Edoardo a Pietro, da Marco a Greta e a Sophie: bravissima!