un anno con Virginia Woolf, di Nadia Fusini, recensione di Loredana De Vita

“Un anno con Virginia Woolf” (Neri Pozza, 2021) di Nadia Fusini, è un’idea molto originale per avvicinarsi e accogliere e approfondire la vastissima opera letteraria della Woolf che non comprende solo i suoi romanzi, ma il diario, i saggi, gli articoli e le conferenze tenute nel corso della sua non facile vita.
Nadia Fusini, studiosa ed esperta di letteratura anglosassone, in questo volume pratica e invita a praticare un esercizio di lettura che accosta la forma del diario, amata dalla Woolf, a quella del commento letterario che invita alla ricerca e allo studio delle fonti.
La Fusini, già autrice di una biografia della Woolf e traduttrice dei suoi romanzi, in questo volume raccoglie alcune delle parti più salienti della vita privata e letteraria della Woolf compendiandole in una sorta di diario della durata di un anno di cui il lettore è invitato a leggere una pagina al giorno, come fosse un breviario, per sentirsi più vicino a questa donna e scrittrice straordinaria che ha lasciato dietro di sé una scia di interesse che prosegue e ci accompagna.
La cosa straordinaria di questo volume, oltre il coinvolgimento concreto dei lettori che si affidano alla lettura certi di trarne messaggi che sopravvivono, è la scelta dei brani tratti dai romanzi più noti, ma anche dai racconti meno noti o dal diario, dalle lettere, dagli articoli su riviste letterarie. Sono tutti brani che presentano la dimensione umana di Virginia Woolf rendendola più vicina a ciascuno e profondamente simile a ciascuno.
Infatti, quello che con questa strategia diaristica la Fusini riesce a ottenere è la proiezione del lettore nella vita della scrittrice tanto subirne gli stessi sbalzi di umore, empiti di gioia, crisi di desolazione e solitudine, tanto da potersi sentire al suo posto, felice o sgomenta, ma presente nella realtà della propria esistenza.
“Un anno con Virginia Woolf” (Neri Pozza, 2021) di Nadia Fusini, è certamente un libro che ispira la ricerca per chi volesse conoscere meglio questa immensa rappresentante della cultura anglosassone, ma è anche utile a chi ne voglia conoscere almeno l’essenziale.

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