aperitivo all’arsenico a Roma, di Dario Falleti, Fratelli Frilli editori 2023, recensione di Daniela Domenici
Ancora un nuovo autore nella scuderia della Fratelli Frilli, è Dario Falleti, chimico e scrittore romano, che propone la terza indagine del commissario Negroni, le prime due risalgono al 2008 e al 2010.
L’argomento scelto dall’autore è molto attinente alla sua professione, infatti il linguaggio è caratterizzato da una terminologia specifica e “nello scenario di lobby industriali legate a clan camorristici viene alla luce un traffico internazionale di rifiuti tossici e cocaina”, l’indagine parte da Roma e si dipana tra Monaco di Baviera e Napoli con alcuni omicidi che dovrebbero essere in qualche modo collegati con il suicidio che troviamo all’inizio del libro, quello del professore Corradi, docente di chimica e in odore di Nobel. Grazie alla sua caparbietà, alla collaborazione di un collega tedesco che parla perfettamente l’italiano, della sua affiatatissima ed efficiente squadra, dei suoi superiore il commissario Negroni riuscirà a trovare il bandolo della matassa e ad assicurare alla giustizia gli/le insospettabili colpevoli.
Complimenti per lo stile narrativo che ha colpito positivamente chi scrive per vari motivi, in primis perché è intriso di splendide sinestesie e perfetti neologismi, una perla rara nella narrativa, soprattutto quella gialla. E poi per l’uso del dialetto romanesco da parte di uno degli agenti di Negroni che dà un colore ulteriore ai dialoghi che contribuiscono a rendere lo stile di queste 300 pagine veloce e tambureggiante: complimenti!