accadde…oggi: nel 1872 nasce Misia Sert, di Ilenia Carlesimo

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Una talent scout di altri tempi, anche se “regina dei salotti parigini”, come di solito viene definita, di certo le si addice di più. Per capire chi era Misia Sert, all’anagrafe Marie Sophie Olga Zenaïde Godebska, basterebbe infatti citare alcuni degli artisti che scoprì, incoraggiò e supportò.

Pianista e modella russa naturalizzata francese – nata a San Pietroburgo nel 1872 – fu una delle donne più influenti di quegli anni. Una di quelle che amava mettere in discussione le convenzioni e inseguire le novità, ma soprattutto una di quelle che riusciva a guardare oltre le apparenze e riconoscere i talenti. Amante di diversi uomini e sposa di tre – il primo un politico e giornalista, il secondo il magnate della stampa Alfred Edwards e l’ultimo il pittore spagnolo José-Maria Sert – passò l’infanzia circondata da arte, musica e ospiti illustri.

Si trasferì a Parigi con il secondo matrimonio e da lì, con il suo salotto artistico di fronte ai giardini delle Tuileries frequentato da tutti i creativi e gli intellettuali francesi dell’epoca, di quel mondo divenne regina. Affabile, caparbia, generosa e cosmopolita, Misia Sert fu il fulcro di quel nodo che, negli anni in cui Parigi era l’ombelico delle avanguardie, teneva intrecciati vita mondana, tendenze e arte.

Fu amica e consigliera dell’impresario teatrale russo Sergej Diaghilev – anche lui dotato di grande fiuto per il talento altrui – e musa e mecenate di Pablo Picasso. Venne ritratta dagli artisti più grandi dell’epoca, da Renoir a Vuillard, da Toulose-Lautrec a Valloton, e fu lei a intuire per prima il talento di Coco Chanel, che a sua volta la definì “l’unica donna di genio che abbia mai incontrato”.

#misiasertE se Jean Cocteau, che la vedeva come una “giovane tigre infiocchettata”, si ispirò a lei per il personaggio della principessa Bornes nel romanzo “Thomas l’imposteur”, Proust la definì “un monumento di storia, collocata nell’asse del gusto francese come l’obelisco di Luxor nell’asse degli Champs Élysées”. Dopo una vita davvero intensa, si spense nel 1950 e a vestire le sue spoglie fu, con affetto e gratitudine, proprio la sua amica e complice Coco.

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