Sussurri, di Simone Fiocco, Golem edizioni 2024, recensione di Daniela Domenici

Sono appena riemersa dalla magia di questo splendido libro di Simone Fiocco che ho letto in un soffio, che mi ha emozionato e commosso e di cui vorrei parlarvi.

In primis complimenti per la storia immaginata e narrata; come precisa Fiocco nelle sue note d’autore finali “sebbene questo romanzo sia ambientato in luoghi esistenti durante i tragici avvenimenti del terremoto del 24 agosto 2016 (ad Amatrice, NdR), e nonostante vi siano inclusi alcuni eventi realmente accaduti, tutti i personaggi e le loro storie sono interamente frutto della mia fantasia” e la sua variegata fantasia ha dato vita a una storia straordinaria i/le cui protagonisti/e sembrano così reali da vederli/e e sentirli/e mentre accadono i tanti eventi, la loro connotazione psicologica è semplicemente superba e perfetto l’escamotage di alternare i capitoli sul momento attuale del terremoto con quelli dell’infanzia che disvelano, goccia a goccia, cosa sia veramente successo, quali gli scheletri nell’armadio, quali le colpe e le responsabilità, quali i rimorsi e i rimpianti: standing ovation!

Complimenti poi allo stile narrativo denso, ricco di dialoghi, dal ritmo veloce, un po’ da thriller, che ti avvolge sin da subito e non ti lascia fino alle ultime parole.

Concludo con un paragrafo che mi sembra racchiuda il senso più profondo di questo libro, l’amore per la terra che viene riscoperto dal protagonista “Terra. La stessa terra che ci ha trascinato nella tragedia mi scivola granulosa tra le dita… Forse è proprio questo il senso della terra: ci ricorda che in fondo siamo solo esseri in balia di forze più grandi di noi, e che per quanto tentiamo di indirizzarle alla fine i nostri sforzi sono un niente al cospetto della natura. Siamo fatti di sangue e terra; la terra natia che ci portiamo dentro con i suoi odori, le sue tradizioni, ma anche le sue disgrazie e i suoi lutti. Ora capisco la cura con cui mio padre si occupava dell’orto, era come prendersi cura della propria storia, dei suoi antenati, delle generazioni future, di tutti quelli che avevano e avrebbero calpestato quel suolo dall’alba dei tempi fino alla fine dei giorni”: grazie Simone!!!