La meritocrazia di Daniela Domenici
Una parola che viene dal greco e che vuole dire, in breve, il potere in base al merito, ai meriti. Una parola che sembra passata di moda almeno in Italia e soprattutto in alcuni ambienti quali il mondo teatrale e quello accademico e che provoca, purtroppo, spesso e volentieri una “fuga di cervelli” dal nostro paese verso nazioni, anche di altri continenti, dove la meritocrazia è l’unico valore in base al quale si viene scelti per una carriera nel proprio campo. Là non si va avanti in base alle parentele, alle idee politiche, ai divani, o letti, su cui ci si stende, agli scambi squallidi di “do ut des”, qua invece, spesso, si viene selezionati ai premi, letterari o teatrali, non per meriti sul campo ma solo ed esclusivamente per squallido “nepotismo”.
Questo mio sfogo è emerso prorompente come la lava dal “nostro” vulcano Etna dopo aver saputo che alcuni spettacoli del teatro stabile di Catania sono stati tagliati per mancanza di fondi, si dice, e dopo aver visto che i papabili in un premio teatrale sono i “soliti noti”, niente di nuovo sotto il sole, l’amica dell’amico dell’amica, non quell’attore o attrice che calca i palcoscenici da decenni, che ha ricevuto critiche lusinghiere, applausi a scena aperta, non è il pubblico che decreta i finalisti di un premio ma…gli appoggi politici, le parentele, i divani…
Ringrazio di vero cuore Francesco Maria Attardi, caro amico, formidabile attore catanese e ora anche talentuoso regista di cortometraggi, che ha avuto il coraggio di denunciare questa situazione con un video straordinario in cui ha immaginato un’intervista, in cui lui si sdoppia, a uno pseudo direttore artistico, riconoscibilissimo per chi, come me, è stata per anni critico teatrale proprio in quel di Catania e dintorni. La parodia che Francesco, coraggiosamente, ha creato e messo in scena nel suo video è efficacissima nel dare un’idea, a chi è estraneo a quell’ambiente, di cosa stia succedendo da anni là.
http://www.youtube.com/watch?v=aKkS4JUPaf4&feature=youtu.be
Grazie, Francesco, per aver osato rompere il muro dell’omertà con questo tuo video e speriamo che possa essere utile a cambiare qualcosa nello stagno, nel pantano vischioso e immobile di quell’ambiente teatrale che ho molto amato e da cui sono stata splendidamente amata per anni e in cui non si muove nulla se non appartieni al partito dominante, se non sali sul carro giusto, se non passi dal divano di chi comanda.
http://livesicilia.it/2012/06/12/quella-domanda-scomoda-sui-maestri-di-sci-nordico
Che anche nel mondo artistico, dell’estro, delle capacità vere si registrino fenomeni descritti è veramente molto triste. Poi non ci dobbiamo lamentare di come vanno le cose, se c’è chi crede sempre di essere più furbo non pagando le tasse, scavalcando gli altri senza averne i meriti. Finchè le cose staranno così, perlomeno non lagnamoci! Siamo noi a fare il Paese, non sempre i politici o gli “altri”.
"Mi piace""Mi piace"
In questo tutto il mondo è paese!
"Mi piace""Mi piace"
purtroppo :-(((
"Mi piace""Mi piace"